La difesa ambientale e degli ecosistemi passa anche da cosa portiamo in tavola. Occorre adottare un modo più sostenibile di produrre e consumare cibo facendo attenzione agli sprechi e alla stagionalità. L’agricoltura biologica ha un ruolo fondamentale nel contribuire a preservare la fertilità del suolo e nel contrasto al cambiamento climatico, ambientale e alla perdita di biodiversità. Questi i messaggi lanciati dalla “Festa del BIO” che è ripartita sabato 3 dicembre 2022 da Palazzo Re Enzo di Bologna, per fare poi tappa a Milano a gennaio e a marzo a Roma.
Grande partecipazione all’evento ideato per costruire un dialogo diretto con i cittadini per spiegare i benefici dell’alimentazione biologica per l’uomo e il Pianeta. Organizzata da FederBio - con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, Lipu, WWF Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, Coalizione CambiamoAgricoltura, Cambia la Terra e Kyoto Club, AssoBio e Associazione per l’Agricoltura Biodinamica- la Festa del Bio di Bologna ha coinvolto oltre 4.000 persone.
Tanti i temi trattati durante la tappa di Bologna. Si è parlato della valorizzazione dei prodotti biologici nelle mense scolastiche dell’Emilia Romagna, una regione che pone grande attenzione alla qualità e alla sostenibilità del cibo offerto alle generazioni più giovani.
Un focus è stato poi dedicato al ruolo strategico del suolo per la produzione e varietà alimentare, con la presentazione dei dati della campagna informativa della Compagnia del suolo che ha esaminato lo stato di salute dei campi agricoli. Si è sottolineato come servirebbero anche per i terreni agricoli controlli per capire il livello di inquinamento e limiti legislativi alla presenza di pesticidi.
Tra i momenti più seguiti, il contest “Buono È BIO!” che ha coinvolto, in una creativa sfida del gusto a base di abbinamenti inediti, i tre giovani finalisti degli istituti alberghieri dell’Emilia Romagna. I “Passatelli con capesante e bottarga, in brodo orientale affumicato al tè bianco”, preparati da Francesco Orsi dell’Istituto Professionale Alberghiero “Luigi Veronelli” di Casalecchio di Reno, hanno convinto l’esigente giuria presieduta da Martina Grimaldi, campionessa italiana, europea e mondiale di nuoto, in forza al Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Il vincitore si è aggiudicato il primo “Mestolino bio” nella storia della cucina italiana e una fornitura di 100 chili di cibo biologico per la scuola.
Particolarmente seguito anche il dibattito che ha coinvolto alcuni agricoltori e apicoltori biologici, che hanno raccontato come ogni giorno si trovano a fronteggiare un clima sempre più imprevedibile. Hanno spiegato come il biologico sia la soluzione, perché è in grado di ripristinare la biodiversità essenziale per proteggere gli ecosistemi e aumentarne la resilienza.
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