Marketing per le aziende Biologiche
di Silvano Ventura - silvano.ventura@gmail.com
Nonostante le aziende biologiche compiano grandi sforzi per mandare avanti il processo produttivo, gestire gli ordini, trovare nuovi clienti e trasformarsi per stare al passo con le normative e le richieste del mercato, spesso non ottengono risultati proporzionati allo sforzo e al sacrificio fatto.
Quali sono gli errori che spesso le aziende produttrici e trasformatrici del settore bio, commettono in ambito di marketing e comunicazione, che non gli consentono di avere uno stabile afflusso di lavoro e una buona presenza sul mercato? E quali sono le strategie per “vincere” la competizione di mercato?
Prima fra tutte, l'importanza di investire sul proprio marchio, per renderlo un brand forte e riconoscibile, nel mercato di riferimento.
Ma, ovviamente, è solo l'inizio! Spesso le nostre aziende, sono state fondate da ottimi artigiani e agricoltori che con grande passione, con dedizione pluriennale, con fantasia nel cercare nuove soluzioni e tanto, tanto lavoro quotidiano, sono state rese così dinamiche e capaci, da poter competere a livello nazionale e internazionale. Quando si decide di lanciare sul mercato un prodotto, alimentare, cosmetico o altro, si deve avere chiaro in mente, oltre a cosa produrre, anche il tipo di clientela cui ci rivolgiamo, come dobbiamo rivolgerci ad essa, attraverso quali canali di comunicazione e, soprattutto, quale messaggio utilizzare. Dichiarare semplicemente "io esisto e faccio questo" non ci avvantaggia in nessun modo. Bisogna stabilire un piano di marketing dettagliato, nel quale non si potrà prevedere tutto, ma lasciare che tutto accada seguendo il caso è una “carenza imprenditoriale".
La prima cosa da fare, quindi, è costruire un brand forte, che permetta di avere una “riconoscibilità” all'interno del mercato. E questo vale per qualsiasi azienda, qualunque sia il prodotto che realizza. Il brand, deve essere immediatamente riconoscibile, deve essere una promessa fatta al cliente. Non è solo una questione di colori e di caratteri, ma un insieme di elementi visivi capaci di trasmettere la filosofia aziendale.
Siamo tutti quotidianamente esposti a una quantità di informazioni tale, che abbiamo sviluppato l'effetto “memoria da pesce rosso”, cioè una memoria di solo pochi secondi. Un brand forte e riconoscibile deve essere composto da un nome semplice, breve e facile da ricordare, che richiami il prodotto/servizio e/o l'azienda, e deve essere ribadito, in ambiti e momenti diversi, per fare in modo che venga ricordato dal target dei nostri potenziali clienti. Anche il logo è un elemento fondamentale, un'immagine che abbia un significato ben preciso, che sia coordinata con l'azienda o il prodotto. Le immagini che hanno un senso, possono essere meglio ricordate e memorizzate.
Molte aziende stanno investendo tempo e risorse economiche e professionali, per essere attive e presenti nei canali comunicativi digitali. E' un bene rivolgersi alle nuove forme di digital e social marketing, ma non bisogna scordare “le basi” di questa “scienza imperfetta”, che è appunto il marketing! Fra queste, la costruzione di un “marchio forte” e la sua diffusione in canali media “autorevoli”, come riviste di settore e la presenza “fisica” nelle fiere di settore, sono indispensabili per creare una presenza aziendale di marketing e comunicazione integrata verso il nostro mercato.
Una corretta strategia comunicativa e di “orientamento al mercato”, significherà avere una marcia in più. Per fare marketing non occorrono grandi investimenti, ma strategie specifiche che troppo spesso nelle aziende mancano o sono carenti e discontinue.
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